Le monete magiche
Prologo
In un regno remoto, nascosto tra le pieghe del tempo, un Essere sotterraneo, antico come il fuoco e la pietra, custodisce il proprio tesoro: cinquecento monete coniate dalle sapienti mani dei nani, grandi artigiani dei metalli per tutti i millenni che vissero nell’oscurità della terra. Nella fucina dei vulcani, dove furono forgiate le armi ai tempi degli eroi e gli utensili nei periodi di pace, presero forma le cinquecento monete, ognuna composta da una faccia di ametista e una di oro fino.
Descrizione
Voci giunte da lontano narrano che tali monete avrebbero il potere di far acquisire al loro possessore la conoscenza del Tempo, e con essa la chiave per l’immortalità. Alle menti ardite che vi aspirano tocca tuttavia superare una prova di straordinaria astuzia: quattrocentonovanta monete sono disposte con la faccia dorata rivolta verso l’alto, e soltanto dieci mostrano invece la superficie di ametista, pietra preziosa nota per essere simbolo della chiaroveggenza.
La domanda
L’Essere guardiano delle monete sfida gli avventurieri a risolvere l’enigma. Animati da coraggio o da pazzia, gli avventurieri devono, bendati, dividere le monete in due gruppi tali che in ciascun gruppo ci sia lo stesso numero di monete con la faccia di ametista rivolta verso l’alto. Non appena essi avranno finito la propria spartizione, sapranno se meritano la Saggezza eterna o il perenne oblio in cui li precipiterebbe una risposta sbagliata. Come può un avventuriero essere sicuro di dividere le monete in due gruppi, in modo tale che in entrambi vi siano lo stesso numero di monete che mostrano la faccia di ametista, e per di più bendato?
FAQ
- Gli avventurieri non possono in alcun modo vedere le monete o percepire i colori o i materiali delle facce mentre sono bendati.
- Gli avventurieri possono toccare e muovere le monete, ma non possono distinguere le facce delle monete al tatto.
- Non ci sono trucchi o metodi per vedere attraverso la benda o per marcare le monete in alcun modo.